VI Domenica di Pasqua
Giornata nazionale di sensibilizzazione al sostegno economico alla Chiesa cattolica
8x1000 = INFINITI GESTI DI BENE
Questo è il periodo in cui dobbiamo fare il 730 o la dichiarazione dei redditi. Tra tutte le firme da fare c’è anche il famosissimo 8x1000. Parlando con molti si percepisce un po’ di confusione. Facciamo chiarezza.
L’8x1000 NON è una tassa da pagare. Lo stato, di tutte le imposte che incamera, sceglie di destinare lo 0,8% agli enti religiosi: tra cui appunto la Chiesa Cattolica. Quindi siamo noi cittadini a scegliere come lo stato deve impiegare questa somma di denaro che comunque pagheremmo.
Firmare è gratis ed è un gesto semplice. Non comporta il pagamento di una tassa in più. Si sceglie dove destinare il dazio già pagato da tutti.
La Chiesa come impiega i soldi dell’8x1000? Li destina, nell’ordine: per la carità, per il culto, la pastorale, il mantenimento dei beni artistici e a pagare il sostentamento del clero.
Contribuisce ogni anno a realizzare oltre 8000 progetti in Italia e nei Paesi più poveri del mondo. Aiuta le attività pastorali delle nostre parrocchie; concorre alla costruzione di nuove chiese e al restauro di beni artistici; sostiene in parte i 35 mila sacerdoti diocesani impegnati nel servizio alle famiglie, ai giovani, ai poveri. Anche il nostro territorio, in questi anni, ne ha tratto beneficio
Non sono soldi quindi dati semplicemente in beneficienza, ma soldi che vengono messi in circolo anche per lo sviluppo dello stato stesso: uno dei modi in cui si esplica la sussidiarietà.
Festa Patronale Snia
Oratorio Estivo 2023
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QUALI ORATORI PER QUALE CHIESA?
Gli oratori sono, da decenni, un luogo in cui i ragazzi e le famiglie possono trovare accoglienza e una comunità in cui poter crescere nella fede; da sempre hanno adeguato le loro proposte e i propri tempi in base al bisogno della comunità, basandosi sulla forza, sul tempo e sulla disponibilità di tanti volontari. Ogni tanto è importante e prezioso fermarsi un attimo e riflettere.
In modo particolare nell’attuale contesto culturale e sociale che ci circonda l’Oratorio sta cambiando “volto”. Le domande che la comunità si pone sono sempre le stesse, ma potrebbe essere che cambi qualche sfumatura nella risposta. Rispolveriamo le domande che stanno alla radice della vita degli oratori: come rendere queste “case” luoghi in cui permettere ai ragazzi di maturare la propria vocazione? Quali dovrebbero essere le proposte capaci di smuovere i più giovani affinché aprano gli occhi verso la carità e verso il prossimo?
Siamo tra due fuochi: il desiderio di risposte forti e coraggiose e le energie che siamo capaci, come comunità, di mettere in gioco. Il primo passo può essere soltanto quello dell’ascolto reciproco. Cercare di ascoltarci è sempre importante: solo così possiamo fare il giusto discernimento e suscitare nuove energie.
Per questo con i Consigli Pastorale delle due Comunità Pastorali della città di Cesano abbiamo concordato la possibilità di avviare un cammino di discernimento che parta dall’ascolto. Ascoltiamoci. Comprendiamo i desideri di tutti. Il punto di vista di tutti. Riflettiamo con onestà sulle forze che realmente abbiamo e possiamo mettere in campo. Tutto questo per far vivere al meglio i nostri oratori.
La proposta consiste in alcune serate dove ciascuno è invitato a dare il proprio punto di vista per aiutare gli oratori a corrispondere al meglio alle attese secondo le forze che possono essere messe in campo! Non tiriamoci indietro!
Ti aspettiamo perché occorre il contributo e l’aiuto di tutti! don Simone
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