SPECIALE GIUBILEO 2025
ENTRA NEL SITO DEDICATO
Giovedì 23 ottobre ore 6,30
All’alba … per la pace
Cosa possono fare i cristiani, ciascuno di noi, per la pace, per dare almeno un piccolo segno di fronte all’orrore dei tanti conflitti che insanguinano il mondo intero? Possiamo pregare, educare ed educarci alla pace, essere profeti contro la guerra. È quello che chiede l’Arcivescovo invitandoci tutti giovedì mattina alle 6,30 nella chiesa di S. Stefano per una messa all’alba. Dice l’arcivescovo: «Consultando gli strumenti di comunicazione, la risposta che ho trovato è che ci sono 59 guerre in atto in tante parti della terra e in ogni continente e, perciò, siamo sopraffatti da questo orrore, da questo censimento e, forse, ci lasciamo condizionare troppo dagli strumenti di comunicazione per cui ci sembra che ciò di cui non si dà notizia non esista, e invece esistono».
Ma i cristiani, allora, cosa possono fare? «Noi possiamo pregare, per questo siamo qui e abbiamo caratterizzato questa Messa come un momento speciale. È un piccolo segno per dire che possiamo pregare, il che non consiste nel delegare a un Dio immaginario i nostri problemi perché li risolva, ma che vuole dire entrare in una relazione con Gesù, e attraverso di Lui con il Padre, perché orienti il nostro cammino, suggerisca le vie da percorrere, ci convinca a essere i suoi discepoli che camminano sulla terra annunciando “pace a questa casa, pace a voi”. Pregare, dunque, non è un esonerarsi dalla conversione e dall’obbedienza allo Spirito, ma è accogliere quello che lo Spirito ci suggerisce».
Inoltre, i cristiani «e tutte le persone di buona volontà possono educare ed educarsi alla pace, formandosi una mentalità che prenda atto con realismo che la conflittualità non è estranea alla convivenza, ma che tale conflittualità, non si risolve rendendola peggio con la violenza. Occorre risolvere le inevitabili divergenze e i conflitti con il dialogo, con il confronto, con la trattativa. Educarsi alla pace non vuol dire essere idealisti o ingenui, ma piuttosto persone che si attrezzano per favorire la convivenza pacifica.
Per questo raccogliamo questo invito e vogliamo essere in tanti all’alba a pregare per la pace prima dei nostri impegni quotidiani. Non possiamo mancare. dSt
I Venerdì della Parola
Pastorale Giovanile
Dialoghi in Cripta