SPECIALE GIUBILEO 2025
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LA MISSIONE
NON È PIU’ SOLO PARTIRE
Ancora ottobre missionario e ancora un’occasione per riflettere sulla missione. Prendo spunto da quanto ha detto Papa Leone XIV, declinando il significato di missione in questo momento storico: “Se per lungo tempo alla missione abbiamo associato il partire, l'andare verso terre lontane che non avevano conosciuto il Vangelo o versavano in situazioni di povertà, oggi le frontiere della missione non sono più quelle geografiche, perché la povertà la sofferenza e il desiderio di una speranza più grande sono loro a venire verso di noi”.
Non si tratta tanto di partire quanto, invece, di restare per annunciare il Cristo attraverso l’accoglienza, la compassione e la solidarietà. Si tratta dice Leone di «restare senza rifugiarci nella comodità del nostro individualismo; restare per guardare in faccia coloro che arrivano da terre lontane e martoriate; restare per aprire loro le braccia e il cuore; accoglierli come fratelli; essere per loro una presenza di consolazione e di speranza». Certo è che occorre aprirsi ad un nuovo modo di essere missione oggi. La storia della Chiesa ci ha insegnato a incarnare l’annuncio del Vangelo nelle diverse epoche della storia e adattare gli strumenti dell’evangelizzazione ai nuovi mezzi come lo sono oggi i social. Rimane la fedeltà al mandato, ma si cercano nuove strade da percorrere perché Gesù e il Vangelo sia conosciuto.
Una cosa deve mai cambiare: la passione per il Vangelo. dSt
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