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Restare … per non sparire
I Patriarchi della Chiesa Cristiana Card. Pizzaballa e il Patriarca Teophilo hanno deciso di non raccogliere l’invito delle autorità israeliane di lasciare Gaza e di spostarsi verso il sud della striscia.
Nell’unica presenza cristiana a Gaza, la Parrocchia guidata dal Sacerdote Gabriel Romanelli ha ospitato in questi due anni, dell’assurda guerra tra Israeliani e palestinesi, più di cinquecento persone in parrocchia, compresi una cinquantina di disabili. Una “zona franca” che ha resistito anche dopo che una bomba ha centrato in pieno il 17 luglio scorso il tetto dell’unica chiesa cattolica a Gaza.
L’ordine di evacuare dalla città di Gaza ha risvegliato nei pochi cristiani rimasti la decisione di rimanere con un comunicato dei due patriarchi: “Non sappiamo cosa accadrà sul campo non solo per la nostra comunità, ma per l’intera popolazione. Possiamo solo ripetere ciò che abbiamo già detto: non può esserci futuro basato sulla prigionia, sullo sfollamento dei palestinesi, sulla vendetta”.
Parole che riprendono un intervento recente di Papa Leone: “Tutti i popoli, anche i più piccoli e deboli devono essere rispettati dai potenti nella loro identità e nei loro diritti, in particolare il diritto di vivere nella propria terra; e nessuno può costringerli all’esilio”.
Nel buio totale di una guerra insensata il coraggio di questi cristiani è una profezia di speranza.
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